15/11/2020 | Silvia Anna Barrilà

Disegni italiani dalla Collezione Ramo al Menil Drawing Institute in Texas

L'istituto fa parte della prestigiosa Menil Collection, fondata da John e Dominique de Menil a Houston. Per la prima volta negli Stati Uniti, circa 70 disegni di artisti italiani del Novecento

Una “rivoluzione silenziosa” viene definita quella del disegno nell’arte italiana del Novecento in occasione della prima grande retrospettiva ad esso dedicata negli Stati Uniti, inaugurata il 14 novembre al Menil Drawing Institute. “Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century”, curata da Edouard Kopp e Irina Zucca Alessandrelli, vuole sottolineare proprio il ruolo di fucina di sperimentazione che questo mezzo espressivo ha rappresentato per alcuni movimenti fondamentali del secolo scorso.

“Silent Revolutions mette in luce il ruolo essenziale e poliedrico, ma spesso trascurato, che il disegno ha avuto durante un periodo straordinariamente creativo dell'arte italiana” ha dichiarato Rebecca Rabinow, direttrice della Menil Collection. In mostra ci sono per la prima volta negli Stati Uniti 68 disegni provenienti dalla Collezione Ramo di artisti come Afro, Mirella Bentivoglio, Alighiero Boetti, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Domenico Gnoli, Jannis Kounellis e Carol Rama, accompagnati da alcuni disegni di artisti italiani provenienti dalla Menil Collection.

LUIGI VERONESI Senza titolo, 1936 China, matita grafite e tempera su carta, 31 x 33.3 cm

IRMA BLANK Ur-schrift ovvero Avant-testo, 2000-2001 Penna su carta, 25 x 17.6 cm

ATANASIO SOLDATI Senza titolo, 1952 Olio e matita grafite su carta, 29.9 x 22.4 cm

A partire dal Futurismo e per tutto il Novecento, l'Italia ha generato una serie di movimenti artistici rivoluzionari, caratterizzati da un altissimo livello di innovazione e che hanno avuto significative ripercussioni a livello internazionale. Il disegno è stata l’officina in cui gli artisti italiani hanno avuto la libertà di sperimentare una vasta gamma di materiali e tecniche per la creazione di nuovi concetti e linguaggi. Col disegno, l’arte italiana del Secolo scorso si è confrontata con i grandi temi della storia e del mito, del linguaggio e della soggettività, del corpo, della città moderna, dello spazio e dell'astrazione”.

Edouard Kopp, co-curatore della mostra, ha dichiarato: “Silent Revolutions mette in luce un periodo dell'arte italiana che, tranne forse per pochi movimenti e artisti selezionati, non è ben noto negli Stati Uniti. Durante questo periodo, gli artisti hanno aperto nuove strade estetiche con un vertiginoso senso di creatività, in particolare nel campo del disegno. Per gli artisti italiani del Novecento, il disegno si è rivelato non solo un potente strumento creativo e un versatile mezzo espressivo, ma anche un luogo di vivaci ― e rivoluzionari ― dialoghi tra forma e materia, tradizione e innovazione, figurazione e astrazione, locale e universale”.

“È la prima volta che una collezione italiana viene ospitata in un’istituzione americana di tale autorevolezza. È un grande onore per Collezione Ramo non solo essere invitata nel più importante museo del mondo per il Disegno, ma anche prendere parte a una splendida storia di collezionismo europeo in America, profondamente segnata dalla fede nella pace, dal bisogno di spiritualità e dall’impegno per i diritti civili. Ideali che oggi sono imprescindibili e di estrema attualità” ha affermato la co-curatrice Irina Zucca Alessandrelli.

GIACOMO BALLA Senza titolo, studio per Compenetrazione iridescente, 1912 Acquerello, olio e matita grafite su carta, 19.4 x 17.7 cm

EMILIO SCANAVINO Senza titolo, 1969 Matita grassa e acetato su cartoncino, 51.9 x 35 cm Collezione Ramo, Milano © Archivio di Emilio Scanavino Photo: Studio Vandrasch Fotografia, Milano

ENRICO BAJ Senza titolo (La Regina Rosmunda), 1985 Vernice aerografata e matita grafite su carta, 69.9 x 49.8 cm

Menil Drawing Institute, edificio da fuori, fotografia di Richard Barnes

Aperto al pubblico nel novembre 2018, il Drawing Institute fa parte della Menil Collection, prestigioso polo museale fondato dai collezionisti e mecenati John e Dominique de Menil a Houston, Texas. Il Menil Drawing Institute è l’unica istituzione al mondo dedicata alla ricerca e appositamente progettata per preservare ed esporre i disegni nelle condizioni di luce, umidità e temperatura ideali per la loro conservazione. La mostra “Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century”, che durerà fino a domenica 11 aprile 2021, concretizza la profonda vicinanza d’intenti che accomuna il Drawing Institute alla Collezione Ramo, eccezionale raccolta interamente dedicata a opere su carta del Ventesimo secolo italiano, ricca di oltre seicento disegni, tra collage, acquerelli, gouache e pastelli.

“La mostra sul disegno italiano del Ventesimo secolo ospitata dal Menil Drawing Institute, in collaborazione con la Collezione Ramo, getterà nuova luce su alcuni dei più caratteristici movimenti dell'arte e della cultura italiana” ha dichiarato Armando Varricchio, Ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti. “Dal Futurismo all'Arte Metafisica, dallo Spazialismo all'Arte Povera e oltre, questa mostra curata in modo così attento, con artisti come Lucio Fontana, Maria Lai e Umberto Boccioni, entusiasmerà i numerosi visitatori e li avvicinerà ancora di più all'Italia e alle sue bellezze”.

ANTONIO SANFILIPPO Manoscritto, 1962 Pennarello su carta, 70 x 49.7 cm

ALBERTO BURRI Senza titolo (Combustione), 1957 Acrilico, colla vinilica e combustione su carta, 35 x 26 cm Collezione Ramo, Milano © Artists Rights Society (ARS), New York / SIAE, Roma Photo: Studio Vandrasch Fotografia, Milano

GIUSEPPE CAPOGROSSI Senza titolo, 1955 Tempera su carta, 50 x 35.2 cm

ALBERTO MAGNELLI Senza titolo (Composizione), 1936 Gouache su carta, 32 x 24 cm Collezione Ramo, Milano © Artists Rights Society (ARS), New York / ADAGP, Parigi Photo: Studio Vandrasch Fotografia, Milano