12/10/2020 | Silvia Anna Barrilà

La Collezione Bordoli in mostra a Como

Dal 16 ottobre al Teatro Sociale saranno esposte opere pittoriche di otto artisti internazionali nell'ambito di un progetto di valorizzazione delle raccolte private della città

L'arte contemporanea va in scena al Teatro Sociale di Como, dal 16 ottobre al 20 novembre, in occasione della mostra di parte della collezione di Emilio Bordoli promossa dalla Società dei Palchettisti. Commercialista specializzato in governance societaria e operazioni aziendali straordinarie, Bordoli è collezionista da più di 20 anni e socio di Collective. Da lungo tempo, inoltre, Bordoli è palchettista e amico del Teatro Sociale di Como, che ora accoglie le sue opere nel ridotto del teatro nell’ambito di un progetto di valorizzazione delle collezioni private comasche.

In mostra ci saranno opere di otto artisti contemporanei internazionali di generazioni diverse, che si  confrontano in un inedito accostamento di stili e risultati. Tra questi, il maestro della Transavanguardia Sandro Chia, un movimento che Bordoli apprezza molto, accanto all'iperrealista Terry Rodgers. Opere di street art entrano in dialogo con artisti africani come Mwilambwe Bondo, o vietnamiti come Nguyen Thai Tuan.

"Le undici opere in mostra - così Emilio Bordoli -, parte della mia collezione personale, sono provenienti da ogni parte del mondo e frutto di esplorazioni, scoperte e suggestioni, accomunate dalla forza espressiva della pittura, arte che non conosce crisi, dai tempi di Raffaello fino a quelli di Bansky. La pittura chiede solo di essere ammirata, senza altre suggestioni che non il proprio punto di vista, estetico o concettuale che sia. Gli spazi meravigliosi del Teatro di Como, perfettamente si adattano ad ospitare la creatività così diversa ed originale di famosi artisti contemporanei, non perdendo anzi valorizzando la propria storia classica e di tradizione".

Mwilambwe Bondo, Sublim 50% con pea, collage e acrilico su tela, 2011-12

Emilio Bordoli ha ereditato la passione per l'arte dal padre Giorgio, che è stato anche lui un grande collezionista. Ha iniziato a collezionare nel 1999 seguendo il suo intuito. Economista di professione, ha scelto l'arte per investire i suoi risparmi e divertirsi allo stesso tempo. Oggi la sua raccolta include più di 400 opere. Non c'è uno stile o un tema prevalente, Bordoli è aperto ad ogni suggestione. La prima opera che ha acquistato è stata un'opera su carta di Tancredi del 1951. L'ultima, un dipinto e collage del californiano Spencer Sweeney.

Sandro Chia, Olio su carta intelata, 1994

Nguyen Thai Tuan, Black Painting N. 68, 2008, olio su tela

Per Bordoli non è tanto importante conoscere l'artista, perché preferisce istituire un rapporto diretto con l'opera, senza voler essere influenzato dalla personalità del suo autore. Ma nella sua carriera di collezionista ci sono state diverse personalità che lo hanno influenzato, come il critico Achille Bonito Oliva, che ha realizzato insieme a Bordoli un volume edito da Skira dedicato alla sua collezione di opere di Pino Pascali. E poi grandi galleristi come Bruno Bischofberger, che ha rappresentato Andy Warhol in Europa e la Transavanguardia, e Jeffrey Deitch, sempre un passo avanti a tutti.

La mostra a Como non rappresenta la prima occasione di esposizione delle opere della Collezione Bordoli. In passato sono andate in prestito a vari musei sia italiani, come la Gnam di Roma, che internazionali, come il Muntref a Buenos Aires. La mostra al Teatro Sociale di Como è ad ingresso gratuito. Sarà aperta dalle ore 9,30 alle ore 13.00 e dalle ore 15,00 alle ore 17.00. ottobre 2020 alle ore 18.30. Ingresso da Via Bellini n. 1. 

Albert Pinya, Mar-bella, Acrilico su tela, 2007

Steve Mumford, Cassowaries Fighting, New Guinea, Storm Approaching, 2001, Olio su tela di lino